Per questa degustazione cieca, abbiamo scelto come vitigno la Barbera. Inoltre, tutte le bottiglie provengono dal piemonte. La selezione comprende tre etichette che si trovano sul mercato a circa 15 Euro cadauna e una da 40\45. Vogliamo in sostanza confrontare dei promettenti barbera di fascia media, con uno dei più quotati e cari sul mercato.
Il primo vino si presenta rubino intenso con sfumature porpora. Naso tipico da barbera giovane. Piacione e molto fruttato, fragoline. Poi sottobosco ed erbe amare. Sfumature di caffè e vaniglia. In bocca entra intenso e piuttosto ruvido. Grande acidità che la fa da padrone. Al riassaggio non entusiasma. Si esalta tutta la sua semplicità rispetto agli altri vini in degustazione. Fruttato, con una speziatura leggera vanigliata. Ancora caffè. Al palato ha la verve del giovane. Irruente e spigoloso. È un vino robusto, sicuramente necessita di ulteriore affinamento per esser bevuto al meglio. Scoperta la bottiglia, è il Barbera d’Alba superiore Vigna le Masserie 2011 di Francesco Boschis.
Passiamo al secondo vino. È di un bel rubino intenso. A naso è molto più evoluto. Note terziarie di pellame, ma esce un aroma poco pulito, come di cavolfiore. A seguire leggera speziatura e note vegetali. Al primo assaggio ha un leggero pizzicore in bocca. Il corpo è ben bilanciato, ma l’acidità sembra prevalere. Al secondo sorso invece esce un bel tannino. Al secondo giro si è aperto tantissimo ed è molto più pulito. Da fermo ha leggere note fruttate di mirtilli disidratati e agrumi canditi. Caramelle al caffè. Anche in bocca è migliorato, entra morbido e con buon spessore. Tornano bene gli agrumi. Ottima struttura e persistenza. Ha sicuramente ancora margine di miglioramento visto che le durezze prevalgono ancora. Scoperta la bottiglia, si è rivelato essere il Barbera d’Alba superiore La Lena 2006 di Bera.
Il terzo vino si presenta rubino intenso con qualche riflesso granato ai lati e porpora al centro. Sprigiona aromi da Barbera più strutturato. E’ complesso e fine. Fruttato, more e ribes con uno sfondo dolce vanigliato. Ha una bella speziatura fine e note floreali, rosa soprattutto. Esce bene il tabacco a bicchiere fermo. In bocca entra con grande intensità e irruenza. Gran tannino! È sicuramente un vino di grande struttura. Ottima persistenza. Al riassaggio ha profumo dolce e “piacione”. Si esaltano da subito aromi di caffè, frutta scura, vaniglia e balsamicità, con note mentolate. Poi escono bene la liquerizia e i chiodi di garofano. A seguire leggera pepatura e note agrumate. In bocca ha grande armonia e spessore. Ha una struttura da grande vino e dimostra di essere in giovanissima età. Aciditá e tannino di alto profilo, ma ben bilanciati. Sicuramente ha grande potenziale di invecchiamento. Scopriamo la bottiglia ed è il Barbera d’Asti Bricco dell’uccellone 2010 di Braida.
Il quarto e ultimo vino della batteria veste rubino con sfumature granata. A primo impatto ricorda una stalla, fieno e spezie forti tipo chiodi di garofano. Timo. Escono anche sentori che ci ricordano la carbonella. In bocca entra morbido e vellutato con ricordi ematici e ferrosi. È però un po’ corto, con sensazione di acidità marcata. Anche a naso poi escono bene le note ematiche. Anche qui al secondo sorso salta fuori il tannino ruvido, ma piacevole. Si conferma un buon vino. Sa di amarena e erbe aromatiche. Ematico e minerale, poi spezie fini. In bocca è armonico e ben bilanciato. Buona la persistenza. Buono, anche se la sensazione non è di estrema pulizia. Alla fine si è rivelato essere il Barbera d’Asti superiore Nizza La Riva 2006 della cantina Vigne Uniche di Alfiero Boffa.
Una degustazione come sempre molto interessante. L’uva Barbera, lo sapevamo già, è molto portata a dare ottimi risultati in bottiglia, se allevata e lavorata come si deve. Tutti i vini si sono dimostrati di medio-alto profilo, con una buona potenzialità di invecchiamento. Ad eccezione del Bricco dell’uccellone che si è comportato da vero fuoriclasse. È indubbiamente il migliore della selezione di Barbera che abbiamo messo a confronto. E anche il più costoso!
Degustazione cieca di Barbera piemontese reviewed by divin on Marzo 9, 2015 rated 3.5 of 5