Bellissima idea per promuovere il Trentodoc. Bere del buon metodo classico al fresco e con una vista impagabile è il massimo. Se poi si trovano le giuste etichette alla mescita è ancora meglio. Vediamo cosa abbiamo provato quest’anno.
Il Trentodoc a nostro avviso è l’unico spumante Italico che può dire qualche cosa contro le rinomate bolle dei cugini, ormai la qualità media si è alzata e i produttori stanno capendo che devono dare spazio alle tipicità del territorio in bottiglia se vogliono ottenere bei risultati. Veniamo a cosa abbiamo provato:
Pedrotti Bouquet brut ben giocato su freschezza e facilità di beva. Buono spunto agrumato piacevole. Un ritorno un po amaro, si fa godere come aperitivo accompagnato da qualche stuzzichino.
Pisoni Rosè Millesimato buono anche lui giocato su freschezza e facilità, non eccelle per complessità ma fa centro come beva e dinamicità in bocca. Bella verticalità.
Maso Martis Rosè Riserva decisamente di altro livello, forse il miglior rosè provato tra i Trentodoc, notevole bilanciamento tra complessità e bevibilità, lampone agrumi e profondità, pulitissimo fresco e verticale. Bolla cremosa, ottimo.